PERSONALITÀ DA GIOCO. Lo studioso ha messo in relazione i cinque tratti della personalità che gli psicologi chiamano Big Five e che servono proprio per caratterizzare ognuno di noi, con le preferenze dei giocatori, ottenendo così la personalità ideale per ogni scatola. Per questo, Focus ha chiesto all’esperto di caratterizzare le personalità più adatte ad alcuni dei giochi più diffusi nelle case degli italiani. «In generale, tratti della personalità più correlati alle scelte di gioco sono l’estroversione e la piacevolezza. Che, attenzione, non sono la stessa cosa: si può essere introversi e piacevoli oppure estroversi e un po’ carogne.
Le persone più piacevoli amano i giochi cooperativi, quelli in cui non c’è un avversario da battere, quelle estroverse spesso apprezzano i giochi in cui la fortuna è una componente importante, per esempio in cui bisogna lanciare dei dadi», aggiunge Butler.
COMPETITIVI. «Va considerato comunque che le correlazioni tra tipo di gioco e personalità del giocatore non sono molto forti. Esistono molte eccezioni: io stesso sono uno scacchista estroverso», scherza Butler. Le persone più competitive, per esempio, amano poco i giochi cooperativi (forse perché non danno l’opportunità di mettersi alla prova e sviluppare le proprie abilità), ma la correlazione è bassa. In realtà, gli individui ipercompetitivi non amano cooperare perché non possono vincere, ma non disprezzano questo tipo di giochi perché comunque non possono perdere.
Allo stesso modo, si potrebbe pensare che le persone piacevoli non amino i giochi in cui è molto alto il conflitto e in particolare le simulazioni di battaglie (Risiko per esempio): «Le mie ricerche dimostrano però che, anche se non li preferiscono, non li detestano poi così tanto. Si tratta di persone piacevoli e alla fine si adattano ai gusti degli altri giocatori, per cui se si trovano di fronte un gioco di guerra non protestano più di tanto», fa notare Butler.
NEVROTICI. Al contrario, i giocatori con un forte tratto di nevroticismo (una dimensione continua della personalità, che va da emotivamente instabile da un lato, a calmo o emotivamente stabile dall’altro) sono particolarmente motivati a evitare di perdere. È probabile che tali esperienze inneschino dentro di loro una cascata di emozioni negative come frustrazione, delusione, rabbia e risentimento.