L’approccio olistico ai pazienti
Per dare il giusto rilievo alle possibili associazioni tra le patologie venose e la salute del cuore occorre un diverso approccio al paziente, che Claudio Borghi, Direttore UO Medicina Interna Cardiovascolare Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche-Università di Bologna, sintetizza così:
occorre quella che si definisce visione olistica del paziente, vale a dire farsi carico di tutte le sue problematiche e considerare la possibilità che esistano interazioni a distanza fra patologie apparentemente non collegate tra loro. Negli ultimi 20 anni, nell’ambito delle malattie cardiovascolari, questo approccio ha fatto emergere anche altre condizioni, apparentemente distaccate dal funzionamento dell’apparato cardiocircolatorio, che sono invece in grado di condizionare lo sviluppo delle malattie cardiovascolari stesse e fanno sì che oggi l’approccio a queste malattie non possa più essere focalizzato solo su un prevalente fattore di rischio, ma debba valutare ogni singolo paziente nella sua complessità. In questo senso tutti i professionisti sanitari dovrebbero collaborare in maniera multidisciplinare per definire percorsi diagnostico-terapeutici in grado di gestire al meglio il paziente”.